Ecclesiastico jugoslavo. Partecipò
alla prima guerra mondiale e nel 1930 divenne sacerdote. Nel 1937 fu nominato
arcivescovo di Zagabria e durante la guerra partigiana cercò di limitare
gli abusi degli ustascia di A. Pavelić, osteggiando al contempo i
partigiani di Tito. Nel 1945, a guerra ultimata, fu processato e condannato a 16
anni di lavori forzati con l'accusa di collaborazionismo con Pavelić.
Liberato nel 1952, venne tuttavia mandato al confino a Krašić. Nel
1953 la nomina di
S. a cardinale da parte di Pio XII provocò la
rottura delle relazioni tra Jugoslavia e Vaticano.
S. fu beatificato nel
1998 da papa Giovanni Paolo II (Krašić, Zagabria 1898-1960).